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Viso piu' giovane: i trattamenti last mnute che si possono fare anche in estate

Non è mai troppo tardi per prendersi cura della pelle. Nemmeno quando si tratta di medicina estetica. Ora  possibile sceglieretrattamenti soft che accompagnano la pelle nel suo processo di maturazione e invecchiamento in maniera gentile. Trattamenti che sono ideali anche per prepararla al sole e al caldo dell’estate e a un’abbronzatura più sicura, uniforme e luminosa. I passi fondamentali da compiere prima delle vacanze sono due: rinnovare e idratare. E si compiono sottoponendosi a interventi last minute di peeling e medicina rigenerativa.

Peeling: arrivano i Millennials
Sono un nuova generazione di peeling, nata negli ultimi anni, che permette di esporsi al sole anche due ore dopo il trattamento. Ne fanno parte lo yellow peeling (dal colore che lascia sulla pelle una volta applicato) e il peeling PRX-T33. Una o due sedute di yellow peeling, a distanza di due settimane l’una dall’altra, bastano per migliorare la texture della pelle, diminuire la visibilità delle macchie e la dimensione delle piccole rughe superficiali.

 Si chiama, invece, anche il peeling dell’estate, per la possibilità di esporsi al sole già due ore dopo la seduta, il peeling PRX-T33 a base di acido tricloracetico (al 33 per cento) e acqua ossigenata che permette di penetrare rapidamente nelle membrane cellulari e mettere in moto un lento processo di rigenerazione che continua nei giorni successivi al trattamento. Senza essere invasivo. Ha un effetto schiarente e rassodante ed è ideale da eseguire sia sul viso sia sul collo e sia sulla pelle rilassata del décolletée. 

La medicina rigenerativa è (profondamente) idratante
Tra un peeling e l’altro le pelli più giovani, possono- come è di gran lunga consigliato – idratarsi con i trattamenti ridensificanti a base di base di acido ialuronico a basso peso molecolare e vitamine (una volta alla settimana per quattro volte). Hanno bisogno, invece, di qualcosa di più forte ed efficace, le pelli più mature. «Bisogna affidarsi, in questo caso, alla medicina rigenerativa», afferma la dottoressa Gronchi, «e a una nuova tecnica che si chiama PRP (plasma ricco di piastrine). Infiltrazione nella cute di un gel ottenuto con prelievo del proprio sangue. Soluzione che va a stimolare i fibroblasti e aumenta, così, la sintesi di collagene». Per completare il trattamento rigenerante si possono far seguire sedute di biostimolazione: iniezioni, nei cinque punti principali del viso, di una formula rassodante e rimpolpante a base di acido ialuronico, vitamine e aminoacidi.